Con l’inizio del mese di settembre iniziamo a raccogliere le firme alla nostra Petizione Pubblica contro il progetto di razionalizzazione della rete elettrica di alta tensione nelle aree di Venezia e Padova presentato da Terna s.p.a., si tratta di un primo passo formale molto importante a cui tutti dobbiamo partecipare.
il testo proposto è il seguente:
Al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
Al Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo
Alla Regione del Veneto
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PETIZIONE PUBBLICA
CONTRO IL PROGETTO DI razionalizzazione della rete elettrica di alta tensione nelle aree di venezia e padova PRESENTATO DA TERNA spa
I sottoscritti,
in relazione
al progetto di “Razionalizzazione della rete elettrica di alta tensione nelle aree di Venezia e Padova” presentato dalla società Terna spa presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 23.12.2016 ed attualmente sottoposto a valutazione di impatto ambientale;
esprimono
la propria viva preoccupazione per gli effetti dell’approvazione e realizzazione del progetto e, in particolare, del nuovo elettrodotto a 380 KV tra Dolo e Camin a causa delle significative criticità riscontrate negli elaborati progettuali denominati “Studio di Impatto Ambientale (SIA)” e “Relazione Paesaggistica”;
denunciano
le gravi carenze del progetto e gli elevati impatti dell’intervento, non compatibili con il contesto ambientale e territoriale, con particolare riferimento:
– alla non dimostrata coerenza del progetto con la pianificazione urbanistica e territoriale e delle relative normative PAT e PRG vigenti nei comuni coinvolti;
– alla mancanza di una concreta valutazione di soluzioni alternative di progetto e di tracciato;
– alla mancata indagine sull’inquinamento da ionizzazione dell’aria in relazione all’andamento dei venti dominanti;
– alla circostanza che il progetto della Linea elettrica Dolo-Camin a 380 kV, collocandosi in prossimità delle arginature dell’attuale e futura idrovia Padova-Venezia, investe in pieno, con la sua fascia di influenza, la viabilità ciclo-pedonale esistente e prevista lungo le arginature stesse, per cui diviene fondamentale misurare il livello di interferenza elettromagnetica sulla popolazione che frequenta quest’area;
– all’ulteriore circostanza che la realizzazione della linea elettrica è suscettibile di causare un significativo danno patrimoniale al territorio conseguente alla perduta di valore economico delle fasce asservite e di quelle contermini; e ciò malgrado gli elaborati di progetto non contengono un’analisi degli immobili direttamente asserviti e contermini al fine di definire le caratteristiche tipologico/formali, funzionali, lo stato di conservazione, etc., né una stima del valore immobiliare e d’uso di ciascun immobile coinvolto, né una previsione del danno da risarcire;
– all’impatto sul contesto paesaggistico con riferimento ad ambiti fluviali di particolare pregio ambientale e su beni culturali di pregio come Villa Sagredo, con previste mitigazioni degli impatti assolutamente irrilevanti non essendo, tra l’altro, in grado di mascherare la visione dell’elettrodotto da parte della popolazione che percorre gli argini dell’idrovia e la viabilità esistente;
– all’omessa considerazione dell’impatto cumulativo della realizzazione dell’elettrodotto e dell’idrovia Padova – Venezia;
chiedono
che in ragione degli elevati impatti dell’intervento, non compatibili con il contesto ambientale e territoriale, venga espresso un giudizio di compatibilità ambientale negativo sul progetto in esame;
auspicano
la convocazione di un’inchiesta pubblica sul progetto ai sensi dell’art. 24, comma 6, D.lgs. 152/2006 che consenta un effettivo ed ampio contraddittorio sul progetto e sui relativi impatti.
Ai seguenti link è disponibile la versione stampabile del modulo per la raccolta firme e il testo della petizione.
PER TUTTI I SIMPATIZZANTI È DISPONIBILE ANCHE LA PETIZIONE ONLINE SUL PORTALE CHANGE.ORG
Per sottoscriverla è necessario unicamente nome, cognome e indirizzo email. Molto utile da condividere via Facebook, con colleghi e con quanti pur sensibili alla nostra battaglia non potessero firmare la petizione cartacea.
4 Comments
Sono contro l’elettrodotto aereo e favorevole all’interramento dell’opera
basta soccombere alla volonta dei potenti
basta deturpare il paesaggio ,a discapito di chi lo vuole naturale
il paesaggio deve rimanere naturale