L’anno che volge a conclusione è stato per noi tutti non solo un anno denso di cambiamenti e di incombenze, ma soprattutto un anno di intensa preparazione per le sfide che il futuro ci porrà dinnanzi perché è ormai chiaro a tutti che l’impegno profuso in questi mesi è solo il principio di ciò che ci attende per il futuro. Il contesto nel quale la nostra attività di sensibilizzazione è destinata a svolgersi sarà sempre più articolato e costante, come in una continua corsa lanciata che arrestandosi consegnerebbe tutti noi all’ignominia e al fallimento.
Non è una protesta ma una proposta ci dicevamo lo scorso 5 maggio, e com’era bella la piazza di Vigonovo nella quale si potevano scorgere i volti di così tanti amici uniti in questo afflato di spirito comunitario, senza confini né barriere ideologiche o politiche.
A coloro i quali in questi mesi si sono spesi per organizzare e promuovere le numerose iniziative dei gruppi No Elettrodotto Aereo va il ringraziamento e l’affetto di tutti noi. Senza un impegno silenzioso e costante, nulla di ciò che è stato fatto sarebbe stato possibile.
Alle comunità coinvolte, la sfida per il futuro di raccogliere quanto seminato in questi mesi. Solo superando i confini e gli steccati, interessandosi di ciò che accade anche al prossimo possiamo sperare che i campanili tornino ad essere un simbolo di civiltà e non una miope costrizione mentale e geografica.
Ai politici, agli amministratori locali e ai sacerdoti delle nostre Comunità, l’impegno perché non lascino cadere la fiaccola che è stata accesa ma sappiano alimentarla e sostenerla. Solo nell’impegno comune e nel rispetto reciproco sapremo affermare un principio di civiltà che vede nella salvaguardia del territorio e delle Comunità la possibilità di trovare una soluzione economicamente solidale fra le esigenze della produzione e delle persone. Non lasciate che questa inattesa pausa sia occasione per abbandonare le posizioni, ma rimaniate vigili e alleati.
Ai tecnici, agli operai e ai dirigenti di Terna va la speranza che sappiano dimostrarsi degni dei valori che tanto si vantano di promuovere. Non esiste estetica senza etica, e il peso delle parole e dei progetti ricade in capo sia di chi ne subisce gli effetti, sia di chi ne propugna la bontà con metodi discutibili. Siate coraggiosi, siate rivoluzionari e sfruttate questa grande occasione per dimostrarvi all’altezza del compito di alfieri dello sviluppo economico e del progresso tecnico: interrate gli elettrodotti.
Nei prossimi giorni di festa, ciascuno di noi troverà nel calore della famiglia il significato per iniziare con speranza e fiducia il prossimo anno. Guarderemo al cielo, per qualche ora sgombro dalle nubi cariche delle preoccupazioni d’ogni giorno, e rivolgeremo un pensiero a quella piccola culla di Betlemme da cui tutto ebbe inizio ed è proprio con questo spirito di fratellanza e di speranza per il futuro che vogliamo augurare buon Natale e un buon nuovo anno.